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Paola Vigilante
Sono nata a Roma nel febbraio del 1969. Scrivo per ascoltare e far parlare la mia anima, il mio cuore, per trasmettere e comunicare. Credo che la poesia sia un’ottima forma di condivisione di pensieri, sensazioni, emozioni, vita vissuta o solo sognata. Mi infonde gioia il pensare di poter ... (continua)
La sua poesia preferita:
Respirandoci i sorrisi
E’ nell’incanto di uno sguardo
che colgo il tuo sentire,
è nel calore dei tuoi abbracci
che mi perdo sino ad impazzire.
E’ nel sottile filo che ci unisce,
anche nella lontananza,
che ti vivo e ti sento unito
oltre ogni tangibile... leggi...
Nell'albo d'oro:
Sei
- Sei -
Quel tassello mancante
che in disarmonico divenire
e con instabile equilibrio
mi teneva sospesa ad un invisibile filo.
Ed ora i miei passi sono meno incerti,
l’oggi è sempre un dono
da quando si apre il mio sguardo al giorno nuovo
sino... leggi...
Scelta d’amore
Come crisalide che si schiude alle gioie della vita
è il sentir mio da quando da te sono amata.
L’amor che mi appartiene ed a te mi lega
è così immenso da riempir
con la sua essenza anche la tua vita.
Uniti, ci libriamo in volo,
oltre i cieli... leggi...
Abbraccio di madre
Il tuo caldo abbraccio
è stato il mio primo contatto
con il mondo.
Un abbraccio sincero,
amorevole e benevolo
che dentro me conservo
come il più prezioso
tesoro.
Mi bastava guardare
nei tuoi occhi,
scrutare il tuo viso
per... leggi...
L'odore della zagara
Fiore dell’arancio
che ti schiudi nel mese
delle rose,
sei fragrante aroma
per dolci pietanze,
sei profumata essenza
per noi donne da sfoggiare
e per la sposa
sei candido e prezioso decoro,
simbolo
dell’unione d’amore.
Quando il battito del mio cuore
sarà in sincrono con il mio sentire
perse non saranno state le ore
che mi hanno visto piangere,
che mi hanno ascoltato ridere,
che hanno toccato il mio soffrire,
che hanno gustato il mio gioire.
Vita mia, come in un puzzle,
ho composto, smontato
incastrato, costruito,
e ostacoli insormontabili
ho scavalcato.
Sovente il realizzato è stato smantellato
per volontà, fatalità o caso.
Destino avverso,
come i bambini
quando devono... leggi...
L’ultimo dono
Stretto tra le pieghe dei ricordi
rievoco il suono del tuo ultimo
affannoso sospiro prima dell’eterno riposo e
riscopro l’incanto della tua pallida e soffice mano
alla soglia dell’inconsolabile abbandono.
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Paola Vigilante
Ti cerco in un sogno
Famiglia
Indicibile nostalgia è questa mia.
Quando il fragore del giorno
lascia il posto al silenzio,
sola mi ritrovo ad inseguire un sogno.
Averti qui vicina a me
abbracciarti forte, vincere la morte.
Ti cerco in un sogno,
ti perdo e ti ritrovo
mi dispero e mi consolo,
cerco il tuo viso,
il tuo sorriso,
la tua essenza di mamma,
la tua forza di donna,
il tuo sguardo amorevole,
le tue mani benevole.
Dal sogno non vorrei destarmi
e ritornare vorrei a quegli anni
in cui come sorgente e luce
eri per me fonte dissetante e
raggio luminoso per nutrirmi
come un germoglio in fiore
vivo grazie al tuo sconfinato
Amore.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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Commenti di altri autori:
«Un ricordo dolcissimo di una madre tanto amata e mai dimenticata... Nostalgia di carezze, di parole tenerissime... In sogno l'autrice va oltre le barriere della morte e rivede il bel viso tanto amato, la sua essenza di mamma, la sua forza di donna, il suo sguardo, il suo sorriso... La chiusa è stupenda, commovente, impregnata di tanto amore filiale...»
«Un dolcissimo ricordo misto a nostalgia della mamma che non è più vicino, nei momenti di solitudine, di smarrimento è sempre di conforto anche se non è vicina fisicamente. I ricordi del suo amore sono compagni della vita e ci seguono sempre nel tempo. L'amore che lega un genitore ad un figlio è indissolubile nel tempo. Lirica apprezzata!»
«Versi delicati e toccanti dai quali emerge la profonda nostalgia e la malinconia per l'assenza della mamma. Un'assenza che non è mai definitiva perché una mamma vive per sempre nel nostro cuore e nei ricordi che serbiamo come doni preziosi dentro di noi ma, nonostante questo, ci sono momenti in cui ci manca l'abbraccio materno che rappresenta il porto sicuro in cui approdare a qualsiasi età. Poesia intima, scorrevole e lineare che sento molto.»
«nel sogno si va oltre i limiti delle nostre capacità sensoriali... spesso il sogno è punto d'incontro, con i nostri affetti più cari che ora sono spirito ... l''amore di una madre il suo profumo le sue carezze ranno sempre con noi ... nel nostro cuore nella nostra mente ... molto intensa e bella ...»
«Profonda e toccante questa dedica alla madre in cui emerge un dolcissimo ricordo misto alla nostalgia per l'assenza... Unico punto d'incontro rimane il sogno "quando il fragore del giorno lascia posto al silenzio" e quell'immagine di donna forte che continuamente l'accompagna... Intensa e bellissima, conservo nel cuore. Meritatissimo fiocco.»
«Il bisogno di avere accanto l'affetto della propria madre non ha età e non ha confini. E' un bisogno a parer mio di continuo nutrimento... Non mi vergogno di ammettere che mia madre mi nutre ancora, certo non dalle sue mani, ma lo fa con la sua saggezza, quel conforto, attraverso quel bene di braccia sempre tese... Il suo sorriso benevolo, anche qualche tiratina d'orecchi, non manca... Allora leggendo questa dolcissima poesia mi commuovo tanto»
Tendere una mano"Con l'orlo del suo abito l'amore sfiora la polvere. Pulisce le macchie da strade e sentieri e poiché ne ha la forza ne ha anche il dovere" (Madre Teresa di Calcutta - Spiritualità)
Sogni nel cassettoLa ricerca della felicità ("Tra i diritti inalienabili dell’uomo: la tutela della vita, della libertà e la ricerca della felicità" Thomas Jefferson (1743-1826) (Sociale))